È incostituzionale il criterio per determinare l’indennità al lavoratore ingiustamente licenziato previsto dal “Jobs Act”

È incostituzionale il criterio per determinare l’indennità al lavoratore ingiustamente licenziato previsto dal “Jobs
Act” e spetta al giudice determinare il risarcimento.

Più in particolare, è costituzionalmente illegittimo, per violazione degli artt. 3, primo comma, 4, primo comma, 35, primo comma, 76 e 117, primo comma, della Cost., l’art. art. 3, comma 1, del Decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183) – sia nel testo originario sia nel testo modificato dall’art. 3, comma 1, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87 (Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese), convertito, con modificazioni, nella legge 9 agosto 2018, n. 96 – limitatamente alle parole “di importo pari a due mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto per ogni anno di servizio”.

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