E’ reato percepire indebitamente l’indennità di malattia dall’Inps
Secondo la recente pronuncia della Cassazione, sez. pen. Sez. II, Sent., (ud. 14-09-2018) 17-10-2018, n. 47286, indurre in errore l’INPS circa l’effettivo ammontare della somma dovuta a titolo di indennità di malattia, così procurandosi un ingiusto profitto corrispondente alla somma indebitamente percepita, con pari danno per la persona offesa, costituisce una fattispecie delittuosa.
Nello specifico si configura il reato di truffa, in quanto un dipendente della Todima s.r.l., con artifici e raggiri, consistiti nel produrre al datore di lavoro certificazione medica attestante la sua malattia dal 2 al 10 febbraio 2010 ha effettuato, in data 5.2.2010, un trasporto di terra alla guida di autocarro di proprietà della ditta SC Trasporti di F.S., incompatibile, dunque, con il suo presunto stato patologico.
Secondo il costante e risalente insegnamento della giurisprudenza di legittimità, l’indebito conseguimento dell’indennità di malattia da parte del lavoratore (elargizione da parte dell’INPS pienamente provata, come attestato dalle sentenze di merito) configura, pertanto, il reato di truffa aggravata ex art. 640 c.p., comma 2, n. 1 .