Torna la “mala scuola”, eliminata la chiamata diretta dei docenti
Il neo ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha siglato un nuovo accordo con i sindacati Gilda, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, per stabilire le modalità di assegnazione del personale docente.
Sarà l’Ufficio scolastico territoriale prescelto, mediante le graduatorie ed impiegando i punti delle istanze di trasferimento, non più “per chiamata diretta dei dirigenti scolastici”, secondo quanto disposto dalla L.107/2015, vivacemente contestata perchè tacciata da più parti di eccessiva discrezionalità.
La procedura, concertata tra governo e sindacati, prevede l’impegno, da parte del Governo, di abolire rapidamente la chiamata diretta per via legislativa, attraverso un decreto del Consiglio dei Ministri, in tal modo modificando la disciplina sulla mobilità dei docenti.
La copertura dei posti disponibili avverrà, quindi:
- assegnando priorità alle categorie protette,
- seguendo il punteggio di mobilità.
Nella domanda, la cui presentazione è prevista a decorrere dal 27 giugno e con modalità rigorosamente telematica, il docente dovrà indicare una sola scuola dalla quale partire e, qualora non sia disponibile, sarà automaticamente considerato l’istituto capofila in quell’ambito.
Le operazioni dovranno terminare entro il 27 luglio, in seguito verrà effettuata l’assegnazione della sede per il personale immesso in ruolo, e tale sede di incarico sarà assegnata contestualmente all’ambito del quale il docente risulta titolare:
- in primis, i vincitori di concorso,
- in secundis, i supplenti provenienti dalle graduatorie ad esaurimento (cd. Gae), in ordine di punteggio.